sabato 12 aprile 2008

Meritato riposo

Dopo lunghi giorni di campagna elettorale...

























Vota con tutta la tua forza... PASSAPAROLA!!!

Il nostro P.D.-Day











giovedì 10 aprile 2008

Le nuvole sono democratiche

Il tempo ha retto... ... oggi infatti si è tenuto a Sestri il comizio della capolista alla camera del Partito Democratico Giovanna Melandri, e grazie al fotografo presente in piazza che gentilmente ci ha inviato le foto, GRAZIE, possiamo farvi vedere alcuni scatti di questa giornata.















P.S. Sono stati pubblicati sul sito nazionale i 12 dodici disegni di legge che verrano presentati dal P.D. al primo consiglio dei ministri in caso di vittoria... Speremu!

Zapatero ci augura la vittoria

Speriamo che "Bambi" ci porti bene...




Lettera di Veltroni a Berlusconi

Quattro principi per l'Italia

Caro Berlusconi,
mi rivolgo a lei perché penso si debba condividere, da italiani prima ancora che da candidati alla guida del Paese, una sincera preoccupazione, resa tale da recenti atti e dichiarazioni politiche. E perché credo sia giusto e doveroso assumere, di fronte al popolo italiano, a tutti i cittadini, un impegno di chiarezza su alcune grandi questioni di principio, questioni che chiamerei di lealtà repubblicana.Non penso ovviamente agli aspetti legati ai nostri programmi di governo. Questi sono, e devono essere, distinti e alternativi, lasciati al libero confronto politico, come avviene nelle grandi democrazie. Saranno gli italiani a giudicare la bontà delle nostre proposte, la loro concretezza, la loro attuabilità. E chi guadagnerà un solo voto in più, è la mia convinzione che voglio ribadire ancora una volta, avrà il compito e l’onore di governare l’Italia, sulla base proprio del suo programma.L’impegno che le chiedo e che io sono in grado di assumere con assoluta determinazione riguarda altro, riguarda di più, perché ha a che fare con la vita, l’identità e le istituzioni del Paese; con le basi stesse della nostra convivenza civile, con i valori che la presiedono e che in sessant’anni di storia repubblicana hanno permesso all’Italia di diventare la grande nazione che è, uno dei pilastri della nuova Europa.Le chiedo allora se è disposto a garantire formalmente e in modo vincolante che lo schieramento da lei guidato, quale che sia il suo futuro ruolo, di opposizione o di maggioranza, non verrà mai meno in alcun modo e rispetterà sempre con convinzione questi quattro fondamentali principi: la difesa dell’unità nazionale, che è il bene più prezioso che abbiamo, il legame che ci fa sentire italiani e orgogliosi di esserlo; il rifiuto di ogni forma di violenza, attuata o anche solo predicata, e per questo portatrice di divisione e di odio; la fedeltà ai principi contenuti nella prima parte della nostra Costituzione, fedeltà che non solo non contraddice, ma dovrà guidare, ogni impegno di adeguamento della seconda parte della Carta; il riconoscimento e il rispetto della nostra storia, della nostra identità nazionale e dei suoi simboli, a cominciare dal tricolore e dall’inno di Mameli.Gli italiani, su tutto questo, hanno il diritto di avere risposte e certezze. E chi, alla guida del governo o dell’opposizione, si appresta ad assumere le più grandi responsabilità, ha il dovere di assicurare tutto il suo impegno per garantirle, sapendo che prima di ogni altra cosa, al di sopra di ogni interesse di parte, c’è il bene comune, ci sono gli interessi nazionali.
Cordiali saluti,

Walter Veltroni

Perché votare P.D.... AGOSTINO GAZZO

E' il momento della partecipazione. Il P.D. è un progetto in divenire che si costruisce ogni giorno con la collaborazione di donne e uomini che, semplicemente, credono che si possa costruire un nuovo modello di "società del tu" dove sviluppo e progresso sono declinazioni di una più vasta solidarietà.
Possiamo passare il tempo a pensare come potrebbe essere o spenderlo, anche con piccoli contributi, nel provare a farlo.
Agostino Gazzo

mercoledì 9 aprile 2008

Comizio Melandri

Giovedì alle ore 18 si terrà in via Sestri presso Piazza Pilo il comizio della capolista alla camera in Liguria Giovanna Melandri.

Vi aspettiamo numerosi... pioggia permettendo, potete guardare le previsioni in fondo al blog.

martedì 8 aprile 2008

Rottamiamo il petrolio

“Abbiamo assoluto bisogno di un Paese che si impegni in materia di risparmio energetico e sviluppi nuove tecnologie per la produzione di energia da fonti rinnovabili”. Walter Veltroni, intervenendo a Taranto, lancia il progetto del PD sul tema energia e ambiente. Un piano che da una parte si concentra sulla promozione di nuove fonti di energia, e dall’altra spinge sulla necessità di mutamenti negli stili di vita dei cittadini, al fine di favorire uno sviluppo sempre più compatibile con un virtuoso rapporto tra attività umane e condizione climatica del pianeta.“Abbiamo bisogno di riconvertire le nostri fonti di energia – ha sottolineato Veltroni – e per fare questo ci vogliono scelte coraggiose e radicali, serve una nuova spinta, una concezione moderna del termine ambientalismo. Non abbiamo bisogno del no a tutto. Serve un grande piano di incentivazione all’uso di pannelli solari, che consenta, in pochi anni, di alimentare tutti gli edifici pubblici con energia solare. E in un paese come l’Italia, sfruttare il sole non dovrebbe rappresentare un problema…”.Non solo, “occorre ridurre gli imballaggi degli oggetti che compriamo, dobbiamo cambiare le lampadine che usiamo con quelle a basso consumo energetico, dobbiamo cambiare abitudini e comportamenti. Dobbiamo portare a termine un ciclo moderno di rifiuti, come succede in tutti gli altri paesi europei”. Tutte cose che in Italia non è ancora stato possibile realizzare, proprio a causa della politica del “no” dei veti, dei conservatorismi e della paura. “tutti hanno paura dei cambiamenti – ha detto il leader del PD – ma noi dobbiamo imparare a governarli i cambiamenti. E per farlo abbiamo dalla nostra parte la scienza, non bisogna avere paura della scienza. E non bisogna credere e a chi dice che prima si stava meglio. Non è vero, abbiamo fatto grandissimi passi in avanti, e ora dobbiamo proseguire”. E in questo contesto, “la riconversione ambientale dell’economia è una delle grandi realtà con cui fare ripartire il Pil”.Un impegno, quello sottolineato da Veltroni, che il Partito Democratico si è assunto fin dal momento della sua nascita e che può essere riassunto con lo slogan “L’ambientalismo del fare”. Un concetto, questo, che viene ribadito nelle piazze e d’Italia in occasione della “Giornata del Sole”, con una serie di iniziative di sensibilizzazione, promosse direttamente sul territorio, per illustrare alla gente le proposte del PD in materia in tema di energia, di ambiente e di lotta ai cambiamenti climatici.“Per noi – ha spiegato il responsabile Ambiente Roberto Della Seta – la tutela e la valorizzazione dell’ambiente, in particolare l’obiettivo riassunto dallo slogan ‘rottamare il petrolio’, puntando sulle fonti rinnovabili e sull’efficienza energetica, non solo è per l’Italia la via obbligata dettata dal Protocollo di Kyoto e dalle scelte dell’Unione europea per ridurre le emissioni di gas climalternati, ma è anche una delle strade principali per promuovere l’innovazione tecnologica, la creazione di nuova occupazione e per abbassare i costi energetici delle famiglie e delle imprese”. Risparmio energetico e uso di fonti rinnovabiliObiettivi del ddl che il PD porterà in Consiglio dei ministriIl disegno di legge si articola in un complesso di misure volte al conseguimento delle compatibilità ambientali previste entro il 2020 attraverso il pieno coinvolgimento dei territori e di tutte le categorie interessate. Tra i provvedimenti proposti, quello di rendere permanete il meccanismo di incentivazione fiscale, tramite detrazioni, a favore degli investimenti sostenuti dai cittadini per l’installazione di pannelli solari. Una misura diretta, che contribuisca a superare l’attuale incertezza legata alla presenza o meno di dette misure nelle manovre finanziarie di fine anno. Quanto agli enti pubblici, l’obiettivo è che, tramite un mirato sostegno finanziario, si sostituiscano gli impianti e le apparecchiature per il riscaldamento degli edifici che utilizzano combustibili fossili, con impianti e apparecchiature ad energia solare.Un importante insieme di misure è inoltre indirizzato alle amministrazioni pubblici al fine di renderle partecipi dello sforzo per la riduzione dei consumi energetici e per lo sviluppo di fonti di energia rinnovabili. In particolare, si è previsto l’obbligo per le nuove costruzioni dell’istallazione dei pannelli solari termici (attualmente previsto solo per il solare fotovoltaico), nonché la semplificazione della procedura di autorizzazione, attraverso la semplice comunicazione. Le amministrazioni dovranno inoltre prevedere la realizzazione di sistemi di illuminazione pubblica secondo tecnologie e metodiche che assicurino risparmio energetico, utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e di limitazione dell’inquinamento luminoso. Si istituisce poi un Fondo per l’efficienza energetica, con lo stanziamento di 100 milioni di euro all’anno per cinque anni, cui possano accedere gli enti pubblici, in forma singola o associata, per progetti di risparmio e di efficienza energetica. Si affronta il tema dei trasporti e del suo impatto sui consumi energetici e le emissioni di gas serra, favorendo specifici aggiornamenti del Piano generale dei trasporti finalizzati a:a) ridurre le emissioni di gas serra e le emissioni inquinanti, in particolare nelle aree urbane;b) promuovere il riequilibrio modale favorendo il trasporto su ferro, il cabotaggio, il trasporto collettivo e la mobilità ciclo-pedonale e la sua integrazione coi trasporti collettivi;c) decongestionare il traffico nei centri urbani;d) assicurare una migliore mobilità sul territorio nazionale e i collegamenti internazionali, con interventi coerenti ed integrati negli ammodernamenti e nelle nuove realizzazioni di infrastrutture e nella loro gestione.e) ridurre la dipendenza del nostro paese dalle fonti non rinnovabili, con particolare attenzione alla riduzione del petrolio.Per raggiungere questi obiettivi, i piani e i programmi per la mobilità regionale e locale si dovranno conformare, mentre uno specifico sforzo finanziario è finalizzato a incentivare l’acquisto di autobus pubblici a metano e per promuovere il trasporto collettivo sul ferro nel trasporto locale e urbano (300 milioni di euro all’anno per cinque anni) e per l'avvio del piano "1000 treni pendolari" (300 milioni di euro all'anno per cinque anni), più specifiche misure per favorire la diffusione dei biocarburanti e potenziare la rete di distribuzione del metano e del gpl per autotrazione.Una particolare attenzione è dedicata poi al tema dell’informazione dei consumatori e utenti attraverso il sistema di fatturazione dei consumi elettrici e di gas anche al fine di favorire comportamenti virtuosi da parte dei cittadini. Ugualmente, si prevede che nell’ambito del sistema scolastico si attivino, nel rispetto del principio dell’autonomia didattica, forme di conoscenza da parte delle nuove generazioni di comportamenti rispettosi dell’ambiente, del risparmio energetico e dell’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili, dell’uso del suolo e difesa del territorio, dell’uso razionale delle risorse naturali ed in particolare dell’acqua. Infine, per assicurare il dovuto coordinamento e la dovuta semplicità applicativa, si è prevista una delega legislativa volta proprio alla scrittura di un testo unico di tutte le disposizioni dedicate al risparmio energetico e alla diffusione delle fonti rinnovabili, anche al fine di rendere più omogenee e semplici le procedure amministrative dedicate a tale comparto, problema, quest’ultimo, che da più parti viene segnalato come uno dei principali ostacoli alla piena diffusione di tali tecnologie e comportamenti.


Le iniziative del circolo

- Giovedì 10 dalle h 16,00 alle h 19,30
in Piazza Pilo sarà possibile parlare con i candidati Giovanna Melandri -che terrà un comizio alle ore 17,00- e Roberta Pinotti, Sabina Rossa, Mario Tullo e il segretario provinciale Rasetto;
-Venerdì 11 dalle h 10.00 alle h 19.00
In Piazza Ranco, di fronte a Bagnara, organizzeremo il "PD-point" per informarsi sul voto e parlare con i membri del circolo.
-Venerdi 11 alle h 20
Dal circolo 8 Marzo ci sarà una cena di fine campagna sperando che...
SI POSSA FARE!!

Perché votare P.D.... ALBERTO SPATOLA

Inizio tutto il mio discorso sul perché votare P.D. da un semplice slogan, a mio parere il più efficace della campagna elettorale di Veltroni (…): “Non scegliete quale partito, scegliete quale paese”, e i due che si stanno confrontando sono due paesi profondamente diversi, due paesi da cui non può nascere nessun inciuccio, Uno è un paese stanco e immobile L’altro è un paese moderno e dinamico;
Un paese che sperpera il nostro denaro pubblico L’altro che rimette in ordine i conti e ci ha fatto entrare in Europa;
Un paese che fa della politica estera una barzelletta, corteggiando le cape di stato e facendo le corna nelle foto, L’altro che ha rimesso l’Italia al centro di una politica multipolare;
Un paese che ha svuotato l’anti-mafia che sino al 2001 stava combattendo contro il Sistema L’altro che ha detto chiaramente: “Le mafie non ci votino!”;
Un paese che vuole spaccarsi in due, al Nord con la Lega Nord al sud con “Lega Sud”, L’altro che lo vuole unire dicendo Basta! alle divisioni ideologiche, Basta! ai Guelfi e Ghibellini, Basta! ai Comunisti e Berlusconiani, Noi siamo Democratici con le nostre differenze con le nostre idee;…
…e cento di altri motivi, non solo ideali, ma anche concreti, per votare P.D..
Infatti nel nostro programma vogliamo dare un futuro ai giovani, rendendo il lavoro “atipico”, “precario” un’eccezione utilizzato solo per inserire le persone nel mondo del lavoro: la precarietà non può essere una condizione di vita; vogliamo ridare potere d’acquisto ai pensionati dandogli 400€ in più al mese a chi ha le pensioni più basse.
Soldi, concretezza, non solo idee e parole come sentite, sentiamo da anni.
Rendere l’Italia parte dell’Europa, gli italiani concittadini dei francesi, degli spagnoli rendendo questo paese, il nostro paese, non più clientelare ma rendendolo il paese del merito.
Attraverso serie e radicali riforme, inanzitutto snellendo la burocrazia statale attraverso una semplificazione normativa: diminuiremo di 5000 il numero delle leggi.
Cose concrete non parole.
Dopo la vittoria – che stiamo costruendo in queste ore, letteralmente giorno e notte, in questi attimi, mentre stai leggendo- il nostro programma sarà il vincolo per ogni azione di governo che voi potrete giudicare senza che si possano poi presentare alibi.
Nonostante questa legge elettorale disastrosa, queste elezioni sono più che importanti.
Dal 1861 al 1920 a governare l’Italia sono stati i liberali, i latifondisti, i trasformisti e Giolitti, poi per vent’anni il fascismo e dopo la guerra la Democrazia Cristiana ha dominato la scena politica senza una vera alternanza. Nella II repubblica abbiamo fatto i conti con la falsa speranza del maggioritario e governi ingovernabili per i veti incrociati di partitini e partiti vuoti.
Ora, grazie alla scelta del Partito Democratico di andar LIBERO, ci possiamo considerare una democrazia europea, immatura, ma europea: il 13 e il 14 Aprile sceglieremo tra due proposte di governo… spero che siano ben chiari i limiti dell’altra!
Per la prima volta ci si ripropone di unire il paese, perché è appunto dal 1861 che invece di fare gli italiani, si è disfatta l’Italia e si sono fatti glia affari loro (i poteri).
So bene di essere retorico, so bene che di tutto ciò che ho detto sarà fatto l’1%, ma la direzione è quella: stiamo scavando il solco, si tratta poi di seminare. So bene che la vecchia politica, anche al nostro interno, non si è riusciti a cancellarla in così poco tempo… Ma è solo l’inizio!

lunedì 7 aprile 2008

Governare una società

“Questo non è il tempo delle promesse ma degli impegni da mantenere.”Così Veltroni ha iniziato il suo intervento incontrando il Forum del Terzo Settore a Bari. “C’è un’idea di come deve essere la società che è il filo rosso delle mie idee politiche: la sfida di armonizzare ciò che destra e sinistra tradizionalmente tendono a divaricare: produzione di ricchezza e qualità sociale. La mia storia ha sempre puntato ad unirle: se non c’è ricchezza c’è maggior povertà, chi paga immediatamente il prezzo più alto e aspro sono le persone più deboli, come nella crisi del ’29. Non si può governare una società senza tener conto delle sacche di sofferenza. Si può guardare una meravigliosa cima innevata senza guardare le vallate nei cui villaggi i diritti fondamentali sono sempre violati?”Veltroni durante l'incontro ha lanciato una serie di misure da adottare quanto prima: un limite temporale massimo entro il quale valutare l’idoneità di una famiglia ad adottare un bambino, l’abolizione del divieto di cumulo tra pensione e lavoro, l’educazione permanente, un piano di edilizia scolastica che punti sugli spazi dove fare sport così da far rimanere le scuole aperte anche il pomeriggio, l’accreditamento degli operatori sanitare, la revisione della legge 226 assieme ai soggetti del terzo settore, l’istituzionalizzazione del 5 per 1.000, la riformulazione della legge sulla cooperazione internazionale destinando le risorse solo a progetti verificabili e realizzabili.Guardiamo il tema della condizione dei bambini: dobbiamo stroncare le forme intollerabili di violenza nei loro confronti, ma chi ne parla? Pensiamo agli spazi loro sottratti: spazi urbani come spazi di tempo. Non c’è più il meraviglioso tempo della noia, del gioco. C’era l’atmosfera in cui si diceva mi annoio e si accendeva la nostra fantasia…”. Proteggiamo i bambini deboli. I disabili, gli autistici, altrimenti le famiglie reagiscono chiudendosi in sé stesse. Mi hanno regalato un libro in cui c’era un meraviglioso dialogo tra una mamma e un bimbo autistico. Lui non parlava, ma poi ha iniziato a scrivere. Non parlava ma scriveva con rabbia intensità, come urlasse, così ha risolto con la terapia. Questi bambini non devono ami essere isolati. Adottare un bambino non è un procedura che si risolve in due giorni, ma per verificare la condizione di una famiglia non pososno passare i tre anni che ho visto a Caserta, invece oggi per adottare un bambino servono tre anni. Ci possono essere tre mesi. L’importante è saldare il doppio bisogno di amore delle famiglie e dei bambini che vivono negli istituti.Veltroni ha ribadito le condizioni di un’Italia diversa: la società che vogliamo fare non è un astratto modello alternativo. Basta alla crescita concentrata in poche mani e alla povertà attorno. Ricordate cosa diceva Bob Kennedy?“Non possiamo misurare i successi del paese sulla base del prodotto interno lordo. Il PIL comprende anche l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l’intelligenza del nostro dibattere o l’onestà dei nostri pubblici dipendenti. Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell’equità nei rapporti fra di noi. Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta”. Ha concluso Veltroni: "Sono le parole di un vero riformista, di un vero democratico. Nessuno resti solo".

Alcuni dati economici "spendibili" in campagna elettorale

DATI ECONOMICI

MERCATO DEL LAVORO:
– I salari italiani sono tra i più bassi d'Europa , e in termini di potere d’acquisto addirittura inferiori a quelli della Grecia e superiori, in Europa, solo a quelli del Portogallo. Laddove la crescita media del salario comunitario è stata del 18%, in Italia i lavoratori dell’industria e dei servizi (con esclusione della Pubblica amministrazione) hanno visto la propria busta paga crescere solo del 13,7%. L’inflazione ha giocato un ruolo non trascurabile nel deprimere i salari dei nostri lavoratori in termini di potere d’acquisto: essa infatti negli ultimi quattro anni, e cioè dal 2002, ha avuto un andamento decisamente superiore alla crescita dei salari lordi calcolati in euro riducendo ulteriormente il valore reale dei salari netti in termini di potere d’acquisto. (FONTE: EURISPES);
– I salari italiani risultano, inoltre, al 19esimo posto tra i paesi più sviluppati, in una classifica che vede invece nelle prime posizioni il Belgio, il Corea, la Germania, l'Irlanda, l'Austria e il Regno Unito. In ben 18 paesi su 30, si percepiscono stipendi mediamente più alti di quelli italiani. La differenza è di quasi 9000 euro l'anno con il paese al vertice di tale classifica, l'Australia e di 6500 euro l'anno con la Germania. (FONTE: OCSE).
– Pur essendo aumentato, di circa cinque punti percentuali, il tasso di occupazione delle persone tra i 25 e 35 anni si assiste ad una sensibile riduzione del loro salario di ingresso. I diplomati e i laureati percepiscono, in termini reali, una retribuzione simile a coloro che entravano nel mercato del lavoro agli inizi degli anni Ottanta e inferiore a quella di coloro che entravano negli Novanta. (FONTE: BANCA D'ITALIA);
– L'ingresso nel mondo del lavoro differisce da quello delle generazioni precedenti anche per la natura discontinua e imprevedibile: nell'ultimo decennio l'incidenza di impieghi temporanei tra i lavoratori dipendenti di età compresa tra i 25 e i 35 anni è raddoppiata raggiungendo il 17 %. (FONTE: BANCA D'ITALIA);

DEBITO PUBBLICO
– Il debito pubblico italiano italiano si è ridotto del 2,5% rispetto al Pil: a fine 2007 il debito è passato dal 106,5% del 2006 rispetto al Pil al 104% rispetto al PIL di fine 2007. (FONTE: BANCA D'ITALIA);

UNIVERSITA' E RICERCA
– Oggi i laureati in Italia sono la metà, in rapporto alla popolazione fra i 25 e i 64 anni, rispetto agli altri paesi sviluppati. Tale divario è aumentato nel corso del tempo e può essere spiegato dagli scarsi rendimenti dell'istruzione di livello superiore. (FONTE:OCSE);
– In Italia il tasso di rendimento dell'istruzione universitaria (l'incremento nel proprio reddito atteso perché si è conseguita 1 laurea) è solo del 6,5%, contro il 9,1% in Germania e il 14,5% in Francia. E dopo la Grecia, abbiamo il tasso di disoccupazione più alto fra chi ha una laurea. L'istruzione universitaria rende poco al singolo perché molto spesso si ottiene un istruzione universitaria sbagliata, non spendibile sul mercato del lavoro. (FONTE: OCSE).
Michele Cervetto

domenica 6 aprile 2008

Veltroni scrive al molleggiato




"Caro Adriano, mi ha fatto molto piacere leggere sul tuo blog ciò che hai scritto sul mio impegno in queste settimane di dura campagna elettorale. Le tue amichevoli parole mi incoraggiano. E hanno un valore doppiamente importante, perché espresse da un artista che amo e stimo da sempre, ma soprattutto perché vengono da un cittadino speciale, noto per la sincerità, da tutti riconosciuta, del suo amore per il nostro paese. Il tuo accorato appello politico ha il dono di una passione civile autentica, che viene da lontano.È dal tempo della Via Gluck che canti (con straordinario spirito premonitore), insieme alla bellezza e all'allegria di stare insieme e amare, la rabbia di vedere le nostre magnifiche città imbruttirsi e imbruttirci di conseguenza. Hai ragione, l'ambiente che ci sta intorno decide del nostro stato d'animo, del nostro umore, della nostra pacificazione col mondo.E se stiamo bene dove viviamo, amiamo di più le cose, e le difendiamo. Quando il fondale del quadro è brutto, risultiamo brutti anche noi. Nella mia campagna elettorale, con spirito francamente provocatorio, non mi sono fatto scrupoli a pronunciare mille volte la parola «bellezza».Come si fa a non riferirsi alla bellezza quando parliamo dell'Italia, del suo popolo geniale e laborioso, dei suoi splendori artistici e naturali, del suo futuro. Ti dirò di più Adriano, è proprio in nome di questi valori che, nel mio «viaggio in Italia», vedo riaccendersi gli animi, delusi da tanta politica sbagliata, fatta di rimandi, patteggiamenti e ricatti.Ogni giorno tocco con mano il desiderio di rinascita di tutti gli italiani. O ce la facciamo adesso, o mai più. Il paese aspetta un segnale nuovo e forte dalla politica: l'Italia vera è più bella di quella che vediamo tutti i giorni in televisione. Crediamo in lei. Rinascerà. Non possiamo più permetterci di lasciare che il brutto dilaghi e infesti il verde e il bello del paese.Bisogna costantemente ed esclusivamente cercare il bello che non è e non può essere solo quello che il passato e la storia ci hanno consegnato, ma anche quello della migliore contemporaneità: la grande urbanistica, la migliore architettura.Il nostro territorio è tanto bello da poter essere occupato solo da cose belle. Al principio della quantità che ci ha accompagnato per troppo tempo bisogna accompagnare quello della qualità. L'abusivismo dovrà essere considerato un grave delitto contro la comunità, e bisognerà operare affinché vengano abbattuti i cosiddetti «ecomostri» (condivido con te l'apprezzamento per l'opera di Rutelli), che piagano e scempiano la bellezza di cui tu parli.Indietro non si può tornare, ma si possono razionalizzare opportunamente i centri abitati, tenere sotto costante controllo, sul territorio, ogni intervento edilizio. Sarebbe bene destinare quartieri circoscritti della città allo sviluppo in verticale di alloggi e uffici, alla costruzione di grattacieli che possono essere, oltre che funzionali, molto belli, come quelli di Manhattan e di Shanghai.Così com'è giusto, nelle aree urbane venute su senza nessuna estetica e con spirito brutalmente speculativo, buttare giù e rifare a dimensione umana, pensando a tanti giovani in cerca d'alloggio, di un focolare per la famiglia. Potrebbe anche essere un sano investimento, come giustamente suggerisci.Sono convinto che si possono fare molte più cose di quelle che pensiamo, dobbiamo semplicemente, ma realmente, crederci. Ce la possiamo fare: grazie per la spinta che ci dai. Lo sai meglio di me, tutto dipende da ciò che succederà a mezzanotte e tre. Lasciati abbracciare."

Perché votare P.D.... GIUSEPPE SPATOLA

Pubblico la lettera di Giuseppe Spatola:
"Cara amica, caro amico,
a pochi giorni dal voto politico e a distanza di quasi un anno dall’inizio del mio impegno in Municipio, voglio confermare il mio entusiasmo e la mia più convinta adesione al Partito Democratico.
Un anno fa, presentandomi agli elettori, per spiegare le ragioni che mi avevano indotto ad offrire la mia disponibilità, dicevo, tra l’altro: “… si sta compiendo qualcosa che non esito a definire storico, in cui ho sempre creduto e che ho sempre auspicato: l’unione politica delle forze popolari e riformiste italiane, sia cristiane che laiche. In vista della costituzione del Partito Democratico ho ritenuto di dare la mia testimonianza … ritengo sia indispensabile l’impegno di chi lo vuol realizzare, senza riserve ed opportunismi, con la consapevolezza delle rispettive diversità, ma anche con la leale volontà di farle diventare ricchezza comune.”
Questo percorso si sta compiendo e, in buona misura, si è compiuto e se fossi chiamato a sintetizzare con una parola sola il bilancio dell’esperienza fin qui vissuta, questa parola sarebbe “entusiasmo”.
Entusiasmo per il rispetto e l’attenzione reciproca che ciascuno di noi riconosce alla storia personale, culturale e politica dell’altro.
Entusiasmo per la capacità di dialogare e di portare a sintesi condivisa e reciprocamente arricchente le posizioni di ciascuno.
Entusiasmo per la vivacità ed il fervore che da tempo non ricordo si vedesse in una sede di partito.
Entusiasmo per il numero di giovani, di donne, di persone comuni che si sono avvicinate all’impegno politico.
Entusiasmo per … l’entusiasmo degli altri che condividono con te questa speranza.
Se questo è potuto avvenire in un circolo (il circolo è l’unità minima organizzativa del Partito Democratico), per quanto mi riguarda nel circolo di Sestri Ponente, lo stesso può avvenire in una città, in una regione, in Italia.
In più di un’occasione, specie per le Primarie che hanno costituito il Partito Democratico, ho espresso l’opinione che in un’Italia dilaniata dalle più nefaste contraddizioni, dai più gretti opportunismi e da sterili e fondamentalistici irrigidimenti ideologici, vi fosse la necessità di una forza politica entro cui l’adesione convinta a valori comuni (solidarietà, tolleranza, accoglienza, rispetto per la vita, ecc.) e la volontà autentica di dialogare nel rispetto reciproco portasse a soluzioni e scelte che ridessero dignità, identità e slancio al nostro Paese. Questa forza politica è il Partito Democratico.
Se un anno fa questa era una speranza, l’esperienza fin qui vissuta la trasforma in una certezza. Una certezza da consolidare, perché non smetta di essere speranza.
Perché ciò accada, perché la certezza acquisita continui ad essere un’entusiasmante speranza, occorre che il 13/14 p.v. si voti il Partito Democratico e che si aderisca al Partito Democratico, perché non manchi il contributo di tutti e di ciascuno.
Un saluto cordiale."

Giuseppe Spatola

giovedì 3 aprile 2008

Perché votare P.D.... ANDREA MURA

Vi continuo ad invitare a commentare e partecipare all'iniziativa "Perché votare P.D...."
La lettera di Andrea Mura:
"Voto PD per avere una prospettiva di Paese europeo normale, in grado di cogliere le opportunità che il mondo ci offre ed in grado di generare benessere e dinamismo, conciliando allo stesso tempo sviluppo e giustizia sociale.
Voto PD per respirare aria europea e progressista.
Voto PD per non assistere ad un Primo Ministro che fa le corna nelle foto ufficiali o che indica come Kapò un eurodeputato tedesco, dovendomi vergognare.
Voto PD perchè il Primo Ministro del mio Paese pensi al bene del mio Paese, e quindi anche del mio bene.
Voto PD perchè prevalga il bene comune sul bene di singole parti.
Voto PD per modernizzare l'Italia.
Voto PD per diffondere una cultura dei diritti e dei doveri, della responsabilità e della civiltà.
Voto PD per garantire sicurezza al Paese, aiuto ai bisognosi ma mano ferma e certezza della pena per i delinquenti.
Voto PD per una politica estera seria, basata su Europa, Mediterraneo e amicizia con gli USA.
Voto PD per una politica economica seria e per una lotta senza quartiere all'evasione fiscale, in modo da garantire servizi migliori (scuole, sanità, Università, infrastrutture).
Voto PD per le immense sfide che ci aspettano: dal surriscaldamento alla competizione economica globale, dalla lotta a povertà e guerre alla battaglia per i diritti civili.
Voto PD perchè ho ancora voglia e forza di immaginare un mondo migliore.
Voto PD perchè sono progressista, europeista e democratico.
Voto PD per il mio futuro."

Andrea

mercoledì 2 aprile 2008

Si può fare 2008



Perché votare P.D.... MARCO PINNA

Ben quattro motivi di Marco Pinna:

"Perché il PD è un partito nuovo che si fonda su uno statuto, un manifesto di valori ed un codice etico che sono garanzia di un modo di fare politica serio, onesto teso al bene comune."
"Perché fino a 100 giorni fa per bocca dello stesso Berlusconi la coalizione di centro destra era un’ectoplasma!"
"Perché mi ricordo che fine aveva fatto il contratto con gli italiani del 2001!"
"Perché non sopporterei altri 5 anni di dichiarazioni di Berlusconi seguite da altrettante smentite o correzioni..."
Marco Pinna

Perchè votare P.D.... LAURA SPANO

Un grazie a Laura Spano perché ha rotto il ghiaccio. Mandate anche voi le vostre lettere.

Ecco la sua:

"Un giovane amico, deluso dalla prospettiva sul proprio futuro, mi ha detto: "vado via, cambio Paese..” Io ho replicato:

"Non cambiare Paese, ma vota P.D. per cambiare…. il Paese !!!"
Un buon Progetto Politico va sostenuto e propagato.

Buona giornata a presto

Laura

martedì 1 aprile 2008

Perchè votare P.D....


Mandateci un vostro messaggio, un vostro motivo, per votare Partito Democratico, per votare Veltroni e il cambiamento. Mandatelo all'e-mail del blog pdsestri@gmail.com e lo pubblicheremo, lo discuteremo. SIATE NUMEROSI, la vittoria passa anche per la rete!

P.S. sarà creata un'etichetta apposita per le lettere che manderete, cioè: "Perché votare P.D...."