“Questo non è il tempo delle promesse ma degli impegni da mantenere.”Così Veltroni ha iniziato il suo intervento incontrando il Forum del Terzo Settore a Bari. “C’è un’idea di come deve essere la società che è il filo rosso delle mie idee politiche: la sfida di armonizzare ciò che destra e sinistra tradizionalmente tendono a divaricare: produzione di ricchezza e qualità sociale. La mia storia ha sempre puntato ad unirle: se non c’è ricchezza c’è maggior povertà, chi paga immediatamente il prezzo più alto e aspro sono le persone più deboli, come nella crisi del ’29. Non si può governare una società senza tener conto delle sacche di sofferenza. Si può guardare una meravigliosa cima innevata senza guardare le vallate nei cui villaggi i diritti fondamentali sono sempre violati?”Veltroni durante l'incontro ha lanciato una serie di misure da adottare quanto prima: un limite temporale massimo entro il quale valutare l’idoneità di una famiglia ad adottare un bambino, l’abolizione del divieto di cumulo tra pensione e lavoro, l’educazione permanente, un piano di edilizia scolastica che punti sugli spazi dove fare sport così da far rimanere le scuole aperte anche il pomeriggio, l’accreditamento degli operatori sanitare, la revisione della legge 226 assieme ai soggetti del terzo settore, l’istituzionalizzazione del 5 per 1.000, la riformulazione della legge sulla cooperazione internazionale destinando le risorse solo a progetti verificabili e realizzabili.Guardiamo il tema della condizione dei bambini: dobbiamo stroncare le forme intollerabili di violenza nei loro confronti, ma chi ne parla? Pensiamo agli spazi loro sottratti: spazi urbani come spazi di tempo. Non c’è più il meraviglioso tempo della noia, del gioco. C’era l’atmosfera in cui si diceva mi annoio e si accendeva la nostra fantasia…”. Proteggiamo i bambini deboli. I disabili, gli autistici, altrimenti le famiglie reagiscono chiudendosi in sé stesse. Mi hanno regalato un libro in cui c’era un meraviglioso dialogo tra una mamma e un bimbo autistico. Lui non parlava, ma poi ha iniziato a scrivere. Non parlava ma scriveva con rabbia intensità, come urlasse, così ha risolto con la terapia. Questi bambini non devono ami essere isolati. Adottare un bambino non è un procedura che si risolve in due giorni, ma per verificare la condizione di una famiglia non pososno passare i tre anni che ho visto a Caserta, invece oggi per adottare un bambino servono tre anni. Ci possono essere tre mesi. L’importante è saldare il doppio bisogno di amore delle famiglie e dei bambini che vivono negli istituti.Veltroni ha ribadito le condizioni di un’Italia diversa: la società che vogliamo fare non è un astratto modello alternativo. Basta alla crescita concentrata in poche mani e alla povertà attorno. Ricordate cosa diceva Bob Kennedy?“Non possiamo misurare i successi del paese sulla base del prodotto interno lordo. Il PIL comprende anche l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l’intelligenza del nostro dibattere o l’onestà dei nostri pubblici dipendenti. Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell’equità nei rapporti fra di noi. Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta”. Ha concluso Veltroni: "Sono le parole di un vero riformista, di un vero democratico. Nessuno resti solo".
lunedì 7 aprile 2008
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